Haute CONCRETE Spring/Summer 2014
Sabrina Persechino affida all’architettura, disciplina che le è propria, il design della collezione P/E 2014 attraverso l’analisi e la scomposizione estetico – prospettica di alcune opere di tre grandi architetti contemporanei: Zaha Hadid, Jean Nouvel e Renzo Piano.
Dall’ incontro diretto con i tre architetti, in cui Sabrina Persechino affronta il dibattito sul processo creativo che ha generato il progetto e poi la realizzazione dell’opera, nasce Haute Concrete, il cui nome conia il legame simbiotico tra i materiali che, aggregati, compongono gli abiti intesi come struttura.
Haute Concrete perché la miscela, fatta principalmente di sete e metalli, imita il processo di preparazione del calcestruzzo armato: conglomerato artificiale costituito da una miscela di legante, acqua e aggregati (sabbia e ghiaia) gettato in casseforme di legno con anime di ferro.
Di Zaha Hadid vengono esaminati il MAXXI e il Ponte – Padiglione di Saragozza. Le travi longitudinali e gli elementi reticolari delle strutture si traducono in sofisticate lavorazioni del tessuto realizzate con altissime tecniche sartoriali.
Le facciate dell’Istituto del Mondo Arabo (Parigi) e del Burj Doha (Qatar) di Jean Nouvel vengono riproposte nelle texture e cromie delle sete e nel macramè metallico.
Il Jean-Marie Tjibaou Cultural Center (New Caledonia) e la Banca Popolare di Lodi sono le opere protagonisti dei capi ispirati a Renzo Piano.
I profili della prima traggono ispirazione dagli insediamenti indigeni.La struttura verticale delle capanne fatte di listelli e centine in legno viene enfatizzata nei tagli dei bustier mentre l’ariosità dei gusci si traduce in ampie gonne e mantelle.
Le cromie vanno dai verdi ai marroni riprendendo le essenze arboree della nuova Caledonia, costituite principalmente dai bambù.Le tensostrutture e il sistema di pannelli acustici della Banca di Lodi si tramutano in frange impreziosite da cristalli, lustrini ferrosi e impunture sulla seta.